2. Dalla microevoluzione alla macroevoluzione: il concetto di specie La teoria evolutiva di Darwin si occupa soprattutto della selezione naturale e dell’adattamento di una popolazione al suo ambiente Processo che è definito dal Cambiamento delle frequenze alleliche nel pool genico Produce microevoluzione Microevoluzione e macroevoluzione hanno definizioni differenti per neontologi e paleontologi • Per i neontologi (studiano le forme viventi) la microevoluzione riguarda modificazioni all’interno delle popolazioni (variazioni di frequenze alleliche) e la macroevoluzione riguarda fenomeni di speciazione (specie e taxa superiori) • Per i paleontologi (studiano i fossili) la microevoluzione è la formazione di nuove specie e la macroevoluzione è l’origine di taxa di ordine superiore
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7. Che cos’è una specie biologica? Non è possibile applicare questo principio agli organismi che si riproducono solo asessuatamente e agli organismi estinti Il concetto di specie biologica Secondo il concetto di specie biologica , una specie è una popolazione o un gruppo di popolazioni in cui i membri possono potenzialmente incrociarsi tra loro e produrre individui fertili (ossia capaci di riprodursi a loro volta).
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10. meccanismi di speciazione I meccanismi di speciazione sono fenomeni generalmente molto lenti e che non possono quindi essere osservati direttamente, ma soltanto ipotizzati sulla base di modelli teorici
11. La speciazione si crea per isolamento riproduttivo Poiché due specie sono diverse se posseggono meccanismi di isolamento riproduttivo …. La SPECIAZIONE è l’evoluzione di meccanismi di isolamento riproduttivo, cioè di barriere al flusso genico tra popolazioni
38. Non sempre la distinzione tra specie è netta Criceto Peromiscus maniculatus borealis nebrascensis sonoriensis artemisiae Si sovrappongono, ma non si incrociano
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40. MODELLO CON ACCOPPIAMENTO ASSORTATIVO Alcuni genotipi (fenotipi) preferiscono accoppiarsi con partner aventi lo stesso genotipo (fenotipo) MODELLO CON ETEROGENEITA’ AMBIENTALE Genotipi diversi sono adattati a nicchie ecologiche diverse Speciazione simpatrica
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42. Figura 14.6B Figura 14.6A Figura 14.6B ill botanico olandese Hugo de Vries (1848-1935) Scoprì la speciazione simpatrica mediante poliploidia in Oenothera gigas /rapunzia ( 28 cromosomi) che derivava da Oenothera Lamarckiana ( 14 cromosomi) Specie parentale Errore nella meiosi Auto-fecondazione La progenie può essere vitale e autofecondarsi Zigote Gameti diploidi 2 n = 6 Diploide 4 n = 12 Tetraploide O . lamarckiana O . gigas
63. Una speciazione che si attua nell’arco di 50 000 anni per una specie che esiste per 5 000 000 di anni interessa solo l’1% della storia complessiva della specie
76. Scala della progressiva complessità nell’occhio dei molluschi: Figura 14.10 Supporre che l’occhio con tutti i suoi inimitabili congegni per l’aggiustamento del fuoco a differenti distanze, per il passaggio di diverse quantità di luce, e per la correzione dell’aberrazione sferica e cromatica, possa essersi formato per selezione naturale sembra, lo ammetto francamente, del tutto assurdo. (Charles Darwin, 1859, VI ediz. 1872, cap. 6°, “Difficoltà della teoria”, p. 239) Cellule fotosensibili Cellule fotosensibili Cavità piena di liquido Tessuto di rivestimento trasparente (cornea) Cornea Strato di cellule fotosensibili (retina) Fibre nervose Fibre nervose Nervo ottico Nervo ottico Nervo ottico Occhio a calice Retina Lente Macchia oculare Occhio a calice Occhio semplice Occhio con le lenti primitive Occhio a camera complesso Patella Orecchia di mare Nautilo Chiocciola marina Squalo
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78. Come si passa dal nulla a qualcosa di così elaborato, se l’evoluzione deve procedere per una lunga sequenza di fasi intermedie, ciascuna favorita dalla selezione naturale? Non si può volare con il 2 per cento di un’ala o guadagnare molta protezione da una forma di mimetismo che non va oltre una somiglianza minima con una parte di una pianta. George Mivart (1817-1900) Il problema del 5% di un’ala
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84. La stessa geometria genetica per tutti gli animali: EVOLUZIONE COME GIOCO COMBINATORIO Con conversioni funzionali: evoluzione e bricolage (Francois Jacob)